Mi chiamo Flora e ho 19 anni. Dall'ottobre 2023 svolgo il servizio civile presso il consultorio per rifugiati di Bolzano e dall'inizio di febbraio sono impegnata anche in un nuovo progetto della Caritas: Samia. Entrambi hanno il compito di sostenere e accompagnare le persone nella loro procedura di asilo.

Nel servizio di consulenza per i rifugiati, imparo molto sui passi legali e anche sulle difficoltà, partecipo alle sedute di consulenza, posso aiutare con le traduzioni e accompagnare gli adulti alle visite mediche in ospedale; ogni persona è un nuovo destino nella vita. Vivo il progetto Samia più intensamente a livello umano. Tre volte alla settimana invitiamo al Caritas Café donne, famiglie e bambini che non hanno accesso ai centri di accoglienza CAS e sono quindi soli.

 Il bello è che ogni settimana sviluppiamo amicizie e relazioni più strette con le donne e i bambini, parliamo, ridiamo e balliamo. Forniamo materiale scolastico e raccogliamo vestiti e giochi, aiutiamo le donne a imparare l'italiano e siamo in contatto con diverse organizzazioni. Allo stesso tempo, ognuna di queste donne ha un passato difficile e affronta molti ostacoli senza un lavoro, a volte con un figlio o senza un'istruzione.

Gli ultimi sette mesi sono stati come un campanello d'allarme, perché conoscere così da vicino le storie e le persone è qualcosa di completamente diverso dal semplice sapere della loro esistenza nella nostra società.